COME DIVENTARE DOCENTE

Il percorso per diventare docente non è univoco. Sulla carta vi sono dei precisi canali di accesso, ma nella realtà il mondo della scuola (e la burocrazia che lo pervade) rendono questo obiettivo alquanto nebuloso e molto intricato.

inizia con la messa a disposizione
Il modo giusto per ottenere incarichi di supplenza!

Qui potrai scoprire:

  • Come è possibile individuare i titoli di studio necessari e capire come si identificano le varie materie
  • Quali sono i principali metodi di accesso all’insegnamento (concorsi, bandi e supplenze da MAD)
  • Come evitare errori banali che possono penalizzare la tua futura carriera

Per prima cosa, per diventare docente è necessario identificare la  classe di concorso  di insegnamento, ovvero bisogna individuare quale materia si vuole insegnare, in quale ordine scolastico e quali sono i titoli di studio necessari per accedere a tale incarico. Le classi di concorso identificano in specifici codici le varie materie e sono utilizzate nel mondo scuola per individuare il personale docente e determinare i contratti e i bandi. 

I titoli di accesso 

I titoli di accesso per insegnare sono i diplomi tecnici professionali o le lauree magistrali. Solo questi titoli sono riconosciuti come validi per l’accesso ad una classe di concorso. 

È possibile verificare a quale classe di concorso si ha accesso direttamente dal sito  www.classidiconcorso.it

I titoli presenti nella tabella delle classi di concorso permettono ai diplomati o ai laureati di poter partecipare ai vari bandi legati a tali materie, ma bisogna sempre prestare attenzione ad eventuali note.

Queste segnalano dei requisiti minimi inerenti al titolo indicato (che possono essere integrati anche a seguito del percorso di studi) per garantire una formazione completa sulle varie aree trattate dalla classe. Se in possesso di tali requisiti è possibile partecipare ai bandi per i concorsi a cattedra e alle graduatorie, ma  è ugualmente possibile ottenere contratti a tempo determinato da parte delle singole scuole anche se in debito di esami o titoli (anche se laureandi) tramite l’invio della messa a disposizione. 

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Reclutamento docenti

Il principale canale di reclutamento dei docenti avviene tramite la pubblicazione di un Concorso Docenti,  attraverso il quale il MIUR segnala un numero di posti disponibili su base regionale per la stipula di un contratto a tempo indeterminato.

La partecipazione al Concorso Docenti permette l’inserimento di ruolo e richiede il possesso di tutti i titoli richiesti dal bando più il superamento di una prova selettiva specifica per ogni classe di concorso.

Il concorso permette ai vincitori della preselezione, l’accesso ad un tirocinio che prevederà a seguito un contratto a tempo indeterminato ovvero la cattedra di ruolo. 

Graduatorie per supplenze 

Purtroppo non tutte le cattedre hanno un docente di ruolo, poiché i concorsi sono soggetti a numerosi ritardi e problemi organizzativi. Pertanto molte delle cattedre sono coperte da docenti a tempo determinato convocati dalle GPS (Graduatorie Provinciali per Supplenze).

Queste negli ultimi anni si sono confermate sempre più come l’effettivo primo metodo di accesso all’insegnamento in maniera preponderante. Tramite le GPS è possibile ottenere contratti a tempo determinato per la provincia e le scuole indicate nel bando di riferimento. Al contrario del concorso docenti non prevedono un test di selezione ma sono un bando per titolo di accesso, ovvero, è richiesto il possesso dei titoli di accesso richiesti dal MIUR per potersi inserire, ed ogni titolo di studio o formazione aggiuntivo permette una maturazione del punteggio che andrà poi ad agevolare la propria posizione in graduatoria. Controlla le tabelle delle GPS

Le convocazioni da GPS sono in ordine decrescente, per ogni classe di concorso l’Ufficio Scolastico o il Dirigente Scolastico convocano il candidato con maggior punteggio per la proposta dell’incarico. Questo determina che i contratti più lunghi siano assegnati ai primi docenti nella graduatoria e che i docenti con minor punteggio siano convocati per supplenze brevi e sporadiche o non convocati affatto se la graduatoria è satura.

Le GPS hanno cadenza biennale,  sono aperte a nuovi inserimenti o aggiornamenti solo ogni due anni, valgono solo su una singola provincia  , e permettono l’inserimento dello stesso candidato anche su più materie e ordini scolastici, purché se ne abbiano i titoli. 

Messa a disposizione o MAD

Come visto il MIUR prevede già diversi percorsi per salire in cattedra, anche per brevi periodi come le supplenze da graduatoria. Tuttavia i bandi pubblici pongono sempre delle limitazioni ai candidati. Il concorso è su base regionale, le graduatorie su base provinciale e non sempre la domanda e l’offerta tra materia e istituto si incontrano. 

Restano così scoperte numerose cattedre. 

Per coprire tali posti scoperti è nata la Messa A Disposizione (o MAD) una candidatura spontanea che si può inoltrare direttamente alla singola segreteria di una scuola per segnalare la propria disponibilità per incarichi temporanei su una classe di concorso, come dice il nome, ci si mette a disposizione della scuola per le supplenze legate alla materia che si deve indicare esplicitamente nella MAD.

Le scuole possono accettare tale candidatura attraverso vari canali, il più comune è la mail, mentre è sempre più frequente l’utilizzo di appositi form sul sito del singolo istituto da compilare manualmente scuola per scuola.

Essendo una segnalazione di disponibilità a contratti a tempo determinato a seguito di una diretta selezione da parte del dirigente (al termine delle convocazioni da Graduatoria), la MAD è aperta anche ai laureandi, laureati triennali o aspiranti docenti non ancora in possesso di titoli adeguati. La valutazione è a discrezione dell’istituto il quale è tenuto a dare priorità agli aventi diritto nelle convocazioni, ma in caso di mancato riscontro di quest’ultimi, ha piena libertà di proposta del contratto anche a supplenti non qualificati. 

Per capire se la scuola accetta la mail o ha attivato un metodo alternativo di accettazione , è necessario verificare il singolo sito istituzionale della scuola, oppure è possibile richiedere un invio assistito con Voglioinsegnare.it per coprire in un solo clic tutte le scuole presenti nella provincia e ordine scolastico scelto. Per conoscere i servizi di invio

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I concetti più importanti

  • è possibile avere incarichi nella scuola anche se ancora non in possesso dei titoli richiesti dalla tabella delle classi di concorso
  • i concorsi scuola non hanno una effettiva periodicità, anche se sono previsti con delle cadenze biennali o annuali sono estremamente suscettibili alle influenze (e crisi) politiche, e subiscono spesso ritardi anche durante lo svolgimento delle selezioni. Quindi al momento anche se sono il principale canale di accesso agli incarichi di ruolo tramite il merito, non garantiscono nell’immediato la prima modalità di inserimento e contratto
  • Le graduatorie al contrario, sono riaperte biennalmente e permettono contratti anche annuali sulla provincia di interesse 
  • per diventare docenti, è possibile muoversi in contemporanea su più fronti, tutti i percorsi indicati in precedenza possono essere fatti in parallelo (su più classi o tramite vari percorsi in contemporanea), è possibile partecipare a un concorso ed al contempo iscriversi in GPS ed anche inviare MAD per aumentare la possibilità di rientrare in una selezione. Nessuna delle procedure esclude l’altra

Inoltre ecco quindi un riepilogo sui principali metodi per diventare docente nella scuola italiana 

I principali canali per diventare insegnante 

Concorso Docenti:

  • richiede pieno titolo di accesso alla classe di concorso + formazione aggiuntiva (24 CFU/30 CFU/60 CFU*) + prove preselettiva
  • inserimento di ruolo

GPS:

  • richiede pieno titolo di accesso alla classe di concorso + 24 CFU*
  • contratto a tempo determinato

MAD:

  • nessun titolo di accesso obbligatorio, anche se è “caldamente” consigliato
  • contratto a tempo determinato * 

al momento il percorso di formazione è in fase transitoria  fino al 2024 restano in vigore i 24 CFU se conseguiti entro il 31/10/22 o in alternativa saranno attivati percorsi da 30 CFU. 

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